Gli open data

Gli open data, o dati aperti, sono dati disponibili online di interesse pubblico, in un formato non proprietario, con informazioni che ne permettano il riutilizzo e prevedano anche un uso informatico. I dati aperti sul rischio infettivo possono fornire agli operatori sanitari informazioni accurate e aggiornate su tassi di infezione, tendenze ed epidemie.

Un modo migliore per affrontare le emergenze di salute pubblica è adottare e migliorare pratiche di condivisione delle informazioni; questo può aiutare gli operatori sanitari di tutto il mondo a identificare potenziali rischi di infezione e ad adottare misure preventive adeguate per mitigare il rischio di infezione.

Per il pubblico

La disponibilità di dati accessibili e riutilizzabili per tutti è la nuova frontiera in termini di trasparenza, impegno etico-ambientale e di partecipazione dal basso per guidare la ricerca in base alle esigenze della società, dei territori e dell’ambiente. Forme di citizen science e di contributo dei cittadini alla creazione, conservazione, riutilizzo di dati aperti possono portare benefici alla ricerca sulle forme di rischio infettivo, sul tracciamento dei contagi e sulla comprensione delle dinamiche grazie anche alle metodologie e tecnologie innovative rappresentate dal digitale.

Per chi fa ricerca

A partire dall’esperienza di adozione di dati aperti per il Covid-19 ci siamo domandati quali sarebbero i vantaggi se la stessa soluzione fosse adottata per altre forme di rischio infettivo, spesso pandemie silenti a cui però non viene data la stessa rilevanza mediatica.

La diffusione degli open data sul rischio infettivo disponibili a tutti, possono incrementare la consapevolezza nei professionisti e nelle organizzazioni sull’elevata incidenza delle infezioni correlate all’assistenza?

Pensiamo che l'adozione di open data per altre forme di rischio infettivo permetterebbe di condurre studi georeferenziati sulle dinamiche e sui percorsi di contagio. In particolare, ci prefiggiamo di:

  • contribuire alla diffusione dei dati aperti nella realtà italiana;
  • creazione conoscenza e diffusione informazione con il sito web relativo agli open data sul rischio infettivo;
  • creare una rete di esperti e portatori d’interesse, fino a associazioni e cittadinanza.

Dati aperti e simulazione costituiscono una possibile innovazione.
L’accesso a dati aperti permette anche di simulare situazioni e condizioni a fini scientifici, previsionali e formativi. La mappatura intelligente del territorio permette di visualizzare l’evoluzione e la capillarità dei fenomeni infettivi e di sviluppare in modo innovativo le strategie d’intervento.